Le Sorgenti del Gabriele di Palermo

1743

Mamma Teresa ha visitato le Sorgenti del Gabriele di Palermo con i suoi due figli di 4 e 6 anni, ecco cosa ci ha raccontato:

“Per il terzo fine settimana de Le vie dei tesori abbiamo fatto un viaggio che ci ha condotto dalla purezza dell’acqua della sorgente del Gabriele, alla suggestione dell’atipico contesto museale che fa da cornice all’altrettanto preziosa collezione di pupi palermitani di Giacomo Cuticchio sr, custoditi all’interno di Palazzo Branciforte.

La sorgente del Gabriele

Il nostro viaggio inizia ai piedi della “Conigliera”, dove ci accoglie uno spazio con volte di mattoni in cui ci si trova di fronte alla meraviglia della sorgente che già il Villabianca aveva indicato con il toponimo arabo di Al Garbal, ovvero grotta irrigante.

Questa sorgente sgorga dal complesso roccioso Sagana-Monte Cuccio, e in questo punto raccoglie le acque di altre tre sorgenti: Cuba, Nixio e Campofranco.

Immediatamente la memoria va alla fontana di Piazza Pretoria dove si trova la scultura che ritrae la personificazione del Gabriele, in compagnia di altri fiumi palermitani: Oreto, Papireto e Maredolce. Sicuramente, ciò che ci portiamo dentro sono i riflessi dell’acqua e la limpidezza di uno sgorgare lento (e normalmente rigorosamente al buio, per evitare la proliferazione di piante attivate dalla fotosintesi clorofilliana) ma continuo che ancora alimenta gran parte della nostra città. Ancora una volta un grande dono fatto a noi uomini dalla Natura.”

Mamma Teresa

Potete trovare ulteriori informazioni sul sito di Le Vie dei Tesori.

Per conoscere le altre esperienze delle mamme e papà in “Le Vie dei Tesori” clicca qui, ti aspettano tanti articoli utili da leggere!

Rispondi