I suoni del mio bimbo non sono chiari, che fare?

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La nostra bambina di 4 anni non è ancora riuscita a pronunciare correttamente la “r”, che pronuncia come “l”, la “s”, che dentalizza in “t” e la “Z” sonora che articola come in “dja” o qualcosa di simile. Le difficoltà di pronuncia della “r” e della “s” si amplificano nell’articolazione di gruppi consonantici che le coinvolgono. È un difetto destinato a correggersi nel tempo o richiede sedute specialistiche? GrazieMamma Anna

Cari mamma e papà,

prendendo spunto da una richiesta che alcune mamme ci hanno fatto in Palermo Kids Community oggi parleremo di una difficoltà che alcuni bimbi riscontrano nel loro percorso di crescita.

Alcuni bimbi riportano delle difficoltà nella produzione e decodifica (la “comprensione”) dei suoni del linguaggio (fonemi), pur non riscontrando difficoltà nello sviluppo linguistico riguardante il lessico (quantità e qualità delle parole), struttura frastica ed accordo morfosintattico (qualità della frase, numero di parole in esse contenute ed accordo fra le parole) e tutte le altre componenti del linguaggio.

Lo sviluppo dei suoni del linguaggio, sia in “comprensione” (fonemico) sia in produzione (foni), avviene in modo graduale grazie all’influenza di differenti fattori, in particolar modostrutture e funzioni degli organi interessati (labbra, lingua, guance, palato, naso, orecchio, capacità di gestione respiratoria, “gola”,cervello, ecc.) ed esposizione fattori ambientali. Per ogni età (espressa in mesi) è prevista la produzione di specifici suoni.

I primi suoni prodotti sono le vocali poi seguono quelli prodotti con le labbra (“p” e “m”ad esempio, non è un caso che “mamma” e “papà” siano le prime parole) o appena posteriormente. 

Crescendo la capacità del bimbo di “ascoltare le differeze fra i suoni” maturarle e poterli produrre in maniera sempre più raffinata aumenta, aumentando allo stesso tempo la complessità dei suoni discriminati e prodotti. 

Va da sé che l’età cronologica è il parametro più rilevante da tenere in considerazione per comprendere se sia presente una vera e propria difficoltà.

All’età di 3 anni buona parte dei suoni del linguaggio sono prodotti in maniera chiara per tutti gli interlocutori (sia interni al nucleo familiare sia esterni), a questa età si assiste alla semplificazione di alcuni suoni complessi. A 4 anni quasi tutti i suoni sono prodotti chiaramente. A 5 sono tutti prodotti chiaramente ed il/la bimbo/a si preparano a “giocare” con la metafonologia per poi passare ai processi di apprendimento di letto-scrittura.

Ribadendo che ogni bimbo/a ha i suoi tempi, il permanere di sostituzione, semplificazioni o anche “solo” una interdentalizzazione può essere sintomo di un disturbo più complesso. Il confronto costruttivo con gli altri può aiutarci non comprendere se sia necessario chiedere ad uno specialista. 

Quando si nutrono dubbi è sempre meglio chiedere un consulto con un logopedista che possa indirizzarvi.

I bimbi ci inducono ad affinare e maturare le nostre capacità di ascolto e di osservazione ogni giorno di più, proprio per questo essere genitori è difficile ma non dovete risolvere tutto da soli.

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