Come ottenere quello che vuoi da tuo figlio

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Ogni giorno dovremmo assumerci la responsabilità delle nostre azioni e la loro diretta conseguenza.

È quello che noi adulti dovremmo insegnare ai nostri figli sin da piccoli.

La prima cosa che ci viene invece in mente per far comprendere le azioni sbagliate é imporre un castigo.

Pensateci bene, la vita offre diverse opportunità naturali per aiutare i bambini a comprendere quanto le loro azioni possano più o meno avere delle conseguenze.
Il compito di noi adulti dovrebbe essere appunto quello di mostrare al bambino l’esito delle azioni, attendendosi a regole elementari, naturali.

Cambio di prospettiva

Facciamo un esempio: Quanto è difficile per tutte noi far raccogliere i giocattoli ai nostri figli? Stabiliamo dunque una regola: finché il bambino non avrà tirato su i giocattoli non potrà disporre di nessun altro gioco presente nella sua camera.
Non lo si punisce inibendogli il gioco, ma la disponibilità fintanto che non c’è un ordine.

Qualche tempo fa, parlando con un’amica, questa mi raccontava che sua figlia era lentissima e distratta nello svolgere i compiti, e non sapeva davvero come aiutarla.

La cosa che piaceva tanto alla bambina era uscire al pomeriggio per andare al parco, prima che facesse buio.
Se avessi pensato bene dei castighi, le avrei suggerito di dirle che se non avesse finito presto i compiti non sarebbe mai più potuta andare al parco.

Invece le suggerii di stabilire una regola: più tempo ci avrebbe messo per svolgere i compiti, meno tempo avrebbe potuto trascorrere al parco. Le prime volte erano arrivate al parco sotto casa quasi all’imbrunire; ovviamente la frustrazione per il poco tempo rimasto era alle stelle.
Pian piano fu però in grado di regolarsi naturalmente, potendo non solo stare più tempo al parco ma averne abbastanza da godersi un gelato.

Per il bambino è naturale riuscire ad adattarsi alle conseguenze delle azioni sviluppando meno sensi di colpa di un castigo.
I rinforzi naturali sono di gran lunga più efficaci dei castighi. Focalizzarsi sul comportamento positivo e il rispetto delle regole aiuterà il bambino ad associarli ad un sentimento di soddisfazione.

Stabilire delle conseguenze da una prospettiva positiva è sicuramente più vincente che partire da un approccio negativo, capovolgere il punto di vista e cambiare le regole lo aiuterà poi a porre tutta la sua attenzione nell’azione.

Correggere le azioni è un gesto di responsabilità e funziona come una conseguenza naturale.

Riparare all’errore

Nella pedagogia Montessoriana non è il castigo a influenzare il comportamento ma il riparare all’errore.

Un bambino rompe un oggetto con cui sta lavorando, o un piatto mentre lo sta trasportando per svuotarlo nel secchio della spazzatura. Piuttosto che sgridarlo, dicendogli di stare più attento, potremmo accompagnarlo a prendere uno straccio e pulire il contenuto versato, il coccio rotto.
Così come i bambini che spingono e fanno male gli amici o ai fratelli, che rimediano al danno chiedendo scusa e dandogli un bacio.

Il cervello dei bambini apprende più velocemente ad aver cura delle cose e a dar peso alle azioni perchè riparare sará più divertente.

Sarà egli stesso in grado di controllare l’errore senza il nostro intervento perché sarà avvenuto tutto per vie naturali.

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