Una mamma
Io non sono mai intervenuta e non intervengo mai…però alla fine a pagare le conseguenze è sempre mia figlia, perché intervengono altri ovviamente a tirare acqua al proprio mulino e a puntare il dito contro gli altri bambini…diseducativo al massimo… e la mia bimba interpreta la cosa come una mancata difesa da parte mia… motivo per cui, dopo che tante volte mi ha detto “tu non mi difendi mai” ho tirato le mie somme , si è deciso di cambiare aria e si cerca stavolta di essere più fortunate.
Cara mamma,
ciò che scrivi ha del vero, molto spesso dimentichiamo di essere noi genitori i primi esempi di condotta per i nostri figli, e interporsi o parteggiare non fa parte del buon esempio proprio perché siamo gli adulti, gli educatori.
Quando la situazione è squilibrata, ovvero quando un genitore assume le difese del proprio figlio, noi rischiamo di apparire come quelli che non prendono posizione, o nel tuo caso, che non si mettono dalla parte dei bambini.
Capita nei momenti di maggiore frustrazione che i bambini chiamino in campo gli adulti: è li che si necessità di coerenza educativa per aiutarli a sviluppare quella che Daniele Novara definisce “competenza conflittuale”.
Rassicurare i nostri figli sul fatto che ci siamo anche se non interveniamo, dice loro che dovranno risolvere la questione coi propri mezzi e le proprie risorse.
Andrebbe anche spiegato loro l’atteggiamento errato dell’adulto, perché comprenda che solo attraverso la comunicazione fra pari si risolvono i problemi, nè sottraendosi, né usando il corpo come modalità comunicativa, né ricercando conferme esterne.
Vai all’articolo Litigi, perché l’adulto non deve intervenire?