Mamma ho mal di pancia!

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Quando il bambino è ancora piccolo e ha difficoltà ad esprimersi come possiamo capire che ha mal di pancia?

Normalmente il bambino riesce a riferire e localizzare il dolore dall’età di 6 anni in poi. Sotto i 6 anni, più piccolo è il bambino, più il dolore viene percepito in modo indistinto e difficilmente localizzabile. Comunque il dolore addominale va sospettato quando il bambino manifesta un pianto inconsolabile.

Per i bambini più grandi, può essere utile chiedere se c’è una zona specifica dell’addome che gli fa male?

Per il genitore non è utile saperlo perché può riferirsi a più organi e più apparati.

Possiamo dire che alcune tipologie di cause mediche, chirurgiche e psicologiche si verificano maggiormente in alcune fasce di età del bambino?

Le coliche gassose si verificano nei primi 3 mesi di vita; l’esofagite da reflusso durante il 1° anno di vita; l’invaginazione intestinale nel 1° e 2° anno; l’appendicite si può presentare a tutte le età ma soprattutto nell’età scolare; sempre nell’età scolare ma in particolare durante la pubertà è più frequente il dolore addominale ricorrente (DAR).

È vero che si può dare la Tachipirina per il mal di pancia?

Vero; il paracetamolo è il farmaco di primo impiego nel dolore lieve di qualsiasi natura al dosaggio di 15-20 mg/kg/dose, cioè un dosaggio doppio rispetto a quello che si usa per la febbre.

Come si può escludere che si tratti di appendicite e quindi è necessario un intervento chirurgico?

Il genitore non la può escludere; l’appendicite la può diagnosticare soltanto il medico tramite la visita del bambino. Il familiare, però, se il dolore è particolarmente intenso e il bambino appare sofferente, deve richiedere la visita del medico o recarsi in Pronto Soccorso.

Quando il mal di pancia non ha una causa clinica ma deriva da un disagio emotivo, come si devono comportare i genitori quando il bambino lamenta dolore? Devono minimizzare dicendo che sta bene?

Se è stata fatta questa diagnosi non è consigliabile minimizzare il problema, occorre invece, credere al bambino anche quando l’origine del dolore non è dovuto a una patologia organica ma funzionale. Quindi è consigliabile dare un farmaco (placebo) per esempio delle gocce di vitamine, per “fare passare il dolore”. Spesso nel dolore funzionale “funziona”.

Quando bisogna chiamare il pediatra?

Il pediatra va chiamato quando si sospetta un dolore patologico: pianto inconsolabile da più di tre ore in particolare se si associa ad altri sintomi come vomito, diarrea, malessere generale.

Quando bisogna correre al pronto soccorso?

Se non è possibile contattare il proprio pediatra e il bambino presenta i sintomi descritti al punto sopra, occorre recarsi al Pronto Soccorso.

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