Social: evita che tuo figlio si proponga in un ruolo inadatto alla sua età

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Un Manifesto contro il fenomeno del cyberbullismo, scritto dagli studenti del Liceo Classico Internazionale Meli per i loro coetanei

È questo il progetto realizzato dagli studenti di una seconda e di una terza classe del Liceo Classico Internazionale Meli, di Palermo, nell’ambito del bando regionale, emanato dall’assessorato Istruzione e Formazione Professionale della Regione Siciliana. 

Il progetto

“Il progetto svolto – ha commentato il dirigente del Liceo Meli, prof. Cinzia Citarrella – si è rivelato molto interessante e coinvolgente; rientra in un più ampio percorso di formazione dei nostri studenti dedicato alla problematica del Cyberbullismo, che oggi più che mai richiede la nostra attenzione. Il Liceo Meli è sempre stato attivo in questa prospettiva con azioni di formazione e informazione rivolte al personale e soprattutto agli studenti; è nostra volontà proseguire lungo questo percorso per indirizzare i cittadini di domani ad un uso sempre più attento e consapevole dei mezzi di comunicazione”.

L’Istituto, sensibile alla problematica sociale, inoltre, già da 3 anni, ha attivato uno sportello d’ascolto contro il bullismo e il cyberbullismo, aperto a tutti gli studenti e in questo periodo attivo anche online

La prevenzione all’uso corretto della Rete è il solo deterrente per un fenomeno che corre velocemente su ogni smartphone e che devasta la vittima in modo silenzioso.

Il Manifesto

Il Manifesto è un documento realizzato dagli studenti per i loro coetanei e mette in luce l’importanza delle relazione sincere. 

Sui social evita di proporti in un ruolo inadatto alla tua età

Tra le regole ideate dagli alunni si legge: “Sui social evita di proporti in un ruolo inadatto alla tua età; solo così potrai difenderti dalle richieste oscene da parte di sconosciuti”.

La legge morale che ognuno ha dentro di sé

Ma tra i principi più importanti per i giovani si evince: “Una regola, che sta al di sopra delle leggi e delle istituzioni, è la legge morale che ognuno ha dentro di sé. Si tratta – scrivono gli studenti – di una regola basata sull’empatia, quella capacità di comprendere lo stato d’animo altrui e di sapersi mettere nei panni del prossimo.

Questa regola dovrebbe essere predicata nelle famiglie e diffusa nelle scuole.

Educare i giovani alla tolleranza, al rispetto reciproco, alla comprensione dei bisogni e delle sofferenze degli altri è un’arma potentissima contro la diffusione del fenomeno del cyberbullismo. Dunque non si deve aver paura di raccontare la propria esperienza, si può essere d’aiuto ad altri, ci si può sostenere a vicenda”. 

Stampate il manifesto e condividetelo con i vostri figli!

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