Il Mulino di Sant’Antonino è un ex mulino elettrico militare, costruito dall’Esercito Regio tra il 1800 ed il 1900, che fa parte del complesso di Sant’Antonino (insieme al Convento costruito nel 1630).
Il Mulino forniva pane anche alla popolazione palermitana ed ha svolto un ruolo molto importante durante la seconda guerra mondiale nel sostenere l’alimentazione cittadina (quando era in funzione sfornava 100.000 pani al giorno).
Il Il Mulino di Sant’Antonino è stato restaurato grazie all’acquisizione da parte dell’Università degli Studi di Palermo nel 2004 (all’interno del complesso si trovano anche il Centro Linguistico di Ateneo, la Biblioteca e la Scuola di Italiano per stranieri).

Oggetto del restauro è stato però solo il primo piano, il piano terra ed il secondo piano sono inagibili.
La visita inizia con le ciminiere, che si vedono anche dalla Stazione Centrale, e con i forni che si intravedono dalle rotture dei vetri delle finestre in quanto i locali non sono agibili.


La visita prosegue al primo piano, si inizia con le foto del recupero e del restauro

per poi arrivare al Mulino vero e proprio. Meraviglioso!









Quello che di solito fa impazzire i bambini sono i binari su cui veniva trasportato il grano o la farina.

Nel percorso sono anche spiegate le quattro fasi della lavorazione del grano – aratura, semina, mietitura e trebbiatura – e sono esposte le foto di Gaetano Pagano. Veramente belle!


Il motore del Mulino di trova al piano di sopra che non è agibile.

Ringrazio Alessia, tirocinante ai Beni Culturali, per aver reso piacevole la mia visita e fornito tantissime informazioni utili.
Il Mulino si trova in Corso Tukory 2e (sulla mappa di Le Vie dei Tesori è il numero 58 e ci si trova di fronte uscendo da Via Maqueda), è visitabile dal Venerdì’ alla Domenica dalle 10 alle 17.30, la visita dura circa 20 minuti e costa 2,50 euro. I bambini sotto i 5 anni di età non pagano.
NOTA: Il sito è visitabile soltanto durante Le Vie dei Tesori e non anche durante l’anno. Avete tempo fino al 3 Novembre!