A quanti di voi è capitato di chiedere ai propri figli, all’uscita da scuola, com’è andata oggi? E sentirsi rispondere con un secco e breve «BENE!»? Probabilmente a tanti!
Cari genitori, non preoccupatevi se anche a voi è capitato di vivere questa esperienza, è assolutamente normale che, dopo una mattina di studio, concentrazione, momenti belli e brutti con i compagni di classe, non si abbia voglia di parlarne un’istante dopo l’uscita da scuola.
Cosa c’è da sapere?
È importante sapere che i bimbi memorizzano meglio i momenti che li hanno colpiti di più emotivamente ed è proprio su quei momenti che consiglio di fare leva per avviare una comunicazione efficace con loro. Siano essi momenti brutti o belli sarà più facile per loro partire da quelli.
Quando?
Evitate di iniziare a fare domande negli istanti successivi ai caotici momenti dell’uscita da scuola, limitatevi ad un accogliete saluto e magari raccontate voi a loro qualcosa di bello che vi è successo. Attendete quindi un momento più calmo per iniziare a fare domande, potrebbe essere durante il pranzo o durante la merenda.
Quale domanda?
La scelta della domanda giusta è fondamentale.
Evitate tutte le domande astratte!
Un esempio? «Com’è andata oggi?» è una domanda fortemente astratta! Quindi EVITATELA!
Preferite domande concrete:
«Cosa hai mangiato?», «La cosa più bella che ti è successa?», «E quella più brutta?», «È vero che la maestra è stata mangiata dai dinosauri?», «Che giochi avete fatto?», ecc…
Buon inizio di anno a tutti i genitori!
Ivan Brusa
Sono un inguaribile viaggiatore, appassionato di Lego, padre e marito innamorato. Nel tempo libero pedagogo, consulente familiare e libraio.