Febbre nei bambini

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Perché viene la febbre?

In una parte profonda del nostro cervello, detto ipotalamo, si trova il centro termoregolatore del corpo umano. E’ un termostato, simile a quello di un comune scaldabagno, ma molto più sofisticato, in grado di regolare la temperatura corporea in modo molto preciso tra i 36,5 a 37,2.
La febbre viene perché alcune sostanze dette pirogeni agiscono sul centro termoregolatore e assestano la temperatura corporea a un livello più elevato. I pirogeni sono esogeni, cioè sostanze estranee al nostro corpo, come prodotti batterici o virali; oppure endogeni, sostanze prodotte dalle cellule del nostro organismo (dette citochine o interleuchine) che passano in circolo in seguito a infezioni, malattie autoimmuni, tumori, etc.

Parliamo di febbre quando la temperatura corporea aumenta di almeno 1 grado rispetto alla norma.

Quale temperatura è febbre nei neonati

Per neonato si intende il bambino nel primo mese di vita. In genere il centro termoregolatore si assesta dopo la prima settimana di vita per cui dopo questa data i valori normali della temperatura non si discostano da quelli dei bambini più grandi.
Occorre anche tenere presente che tanto più piccolo è il bambino tanto più è precaria la risposta al freddo e al caldo del corpo umano. In sostanza se c’è freddo bisogna coprirlo e se c’è caldo bisogna scoprirlo con una attenzione superiore rispetto al bambino più grande.

Quale temperatura è febbre nei bambini

Per essere coerenti con le risposte precedenti diciamo che parliamo di febbre nei bambini se la temperatura corporea supera i 38° – 38,5°. Insisto col dire non bisogna avere paura della febbre e occorre farla abbassare se è mal sopportata dal bambino.

Cosa fare se il bambino ha la febbre

In un articolo precedente abbiamo ribadito che non bisogna avere paura della febbre. La cosa importante è valutare se il bambino sta bene, cioè ha la febbre ma non è sofferente, si alimenta normalmente, è ben orientato nel tempo e nello spazio e non ci sono variazioni nel comportamento e nell’umore. Questi sintomi sono molto più importanti per capire se il bambino sta bene o sta male.

Se il bambino sta bene non occorre abbassare la febbre a tutti i costi perché la febbre è un sistema difensivo del corpo.

Durante la febbre i germi sono più vulnerabili e il sistema immunitario funziona meglio. Per concludere se il bambino ha febbre e sta male, cioè ha altri sintomi, è necessario usare un antipiretico con lo scopo di fare stare meglio il bambino. Ma se il bambino la febbre la sopporta bene non occorre farla abbassare.

Quando bisogna somministrare un antipiretico

Se il bambino oltre alla febbre ha sintomi di malessere si consiglia terapia con farmaci antipiretici.
Come dice la Società Italiana di Pediatria gli unici farmaci consigliati in pediatria sono:

  • il paracetamolo 10-15 mg/kg/dose ogni 6-8 ore;
  • l’ibuprofene a 10 mg/kg/dose ogni 8 ore.

Non vanno usati combinati/alternati. E’ preferibile la somministrazione per bocca (lo sciroppo è meglio delle gocce che in genere risultano amare). Solo in caso di vomito è utile la somministrazione per supposta.

Perché la temperatura corporea aumenta di sera?

Normalmente è più bassa al mattino e più alta la sera. Ciò è dovuto principalmente all’azione di ormoni che hanno un ciclo circadiano, cioè aumentano in alcune ore del giorno (al mattino) e diminuiscono in altre, come il cortisone.

Cosa far mangiare e bere in caso di febbre

Non occorre variare l’alimentazione durante la febbre. Per cui il bambino può continuare l’alimentazione che faceva prima dell’insorgenza della febbre.
Sicuramente occorre aumentare l’assunzione dei liquidi perché la febbre può favorire la disidratazione.

Quale termometro utilizzare per la febbre

Il migliore è il termometro digitale da tenere sotto l’ascella.

Febbre per stanchezza

La stanchezza non provoca febbre.

Febbre senza sintomi

L’abbiamo detto più volte può esistere la febbre isolata, senza altri sintomi associati. Generalmente la febbre isolata dura pochi giorni, ma se dovesse persistere oltre il terzo giorno anche se non ci sono sintomi associati occorre consultare il proprio pediatra di famiglia.

Febbre e convulsioni

Le convulsioni cosiddette febbrili si possono verificare in pochissimi bambini predisposti (costituzione genetica) che non supera il 5% dei bambini di età compresa da 1 anno a 3-4 anni. Le convulsioni febbrili sono benigne e non sono mai state descritte complicanze o danni di alcun genere da convulsioni febbrili. La paura è assolutamente ingiustificata ed è assolutamente falso pensare che la febbre alta possa provocare convulsioni in tutti i bambini.

Febbre, quando bisogna chiamare il pediatra

E’ importante chiamare il pediatra quando il bambino sta male sia che abbia la febbre sia che non ce l’abbia. Telefonare al pediatra per una febbre passeggera ben sopportata per metterlo al corrente va bene ma è più importante se ci sono altri sintomi associati.

Febbre, quando bisogna andare al pronto soccorso

Se il bambino sta male la prima cosa da fare è chiamare il proprio pediatra di famiglia. Se il pediatra non è reperibile occorre rivolgersi alla guardia medica o al pronto soccorso. La sola febbre ben sopportata non giustifica la consulenza in pronto soccorso a meno che non si tratti di un bambino molto piccolo, in questo caso comunque deve essere visto dal pediatra o dal pronto soccorso.

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