La cronaca riporta ogni giorno fatti di cyberbullismo, dove i protagonisti sono nella maggior parte dei casi minorenni. Ma cosa s’intende esattamente con questo termine?
A dare la definizione del fenomeno è la legge 71/2017 “Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo”, composta da 7 articoli ed entrata in vigore a giungo del 2017. La norma, è rivolta ai minori dai 14 anni ai 18 anni e mette in chiaro il ruolo della scuola, delle famiglie, le responsabilità dei bulli, detta le istruzioni per denunciare ed estende compiti ben precisi a diversi organi istituzionali e non.
Ma cos’è esattamente il cyberbullismo? “Per «cyberbullismo» si intende – si legge al comma 2 dell’articolo 1 Finalità e definizioni – qualunque forma di pressione, aggressione, molestia, ricatto, ingiuria, denigrazione, diffamazione, furto d’identità, alterazione, acquisizione illecita, manipolazione, trattamento illecito di dati personali in danno di minorenni, realizzata per via telematica, nonché la diffusione di contenuti on line aventi ad oggetto anche uno o più componenti della famiglia del minore il cui scopo intenzionale e predominante sia quello di isolare un minore o un gruppo di minori ponendo in atto un serio abuso, un attacco dannoso, o la loro messa in ridicolo”.
L’azione principale della legge è inoltre quella di mettere in atto un’azione di prevenzione a largo raggio. Al momento infatti è fondamentale stendere a più livelli l’informazione del fenomeno, partendo proprio dai genitori e coinvolgendo come protagonisti attivi i preadolescenti e gli adolescenti. Bisogna far capire loro che una volta messa in rete una foto o un video non si toglie più e che un gesto che può essere inteso come uno scherzo in realtà si traduce in reato sia civile che penale e per tanto punibile.
Anche in Sicilia, così come in tutte le regioni d’Italia, adesso è al vaglio dell’Assemblea Regionale Siciliana l’ipotesi di un disegno di legge.
Ecco il testo della Legge 71/2017 “Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo”.