Come pediatra, mi confronto tutti i giorni con le domande dei neogenitori che riguardano:
- il peso del neonato,
- il calo ponderale,
- il latte materno,
- la cura del moncone ombelicale.
In questo articolo ho pensato fosse molto interessante chiarire i fattori di rischio e quelli “protettivi” della morte improvvisa del lattante, morte bianca o morte in culla indicata col termine anglosassone di “SIDS” (Sudden Infant Death Syndrome).
Per SIDS quindi si intende infatti l’inaspettata e improvvisa morte di un lattante apparentemente sano. Rappresenta la prima causa di morte di bambini nati sani nel primo anno di vita.
A proposito di SIDS una domanda che dovrebbe essere posta dai neogenitori a noi pediatri dovrebbe riguardare la posizione più sicura per far dormire il bambino, e raramente lo fanno, forse perchè legati alle “vecchie regole” , tramandate dai nonni, del sonno a pancia in giù o in posizione laterale.
In realtà, da molti anni, è stato chiarito e spiegato che la posizione più sicura per far dormire un neonato sia quella supina (a pancia in su), ma nonostante ciò, tante volte, durante le visite troviamo i neonati in posizione prona o in posizione laterale.
L’incidenza di SIDS varia da 0,5-1 casi su 1000 ed è variabile da paese a paese. Colpisce maggiormente il sesso maschile e i neonati prematuri sono più a rischio e l’incidenza sembra essere maggiore nei mesi invernali.
La diagnosi di SIDS è una diagnosi di esclusione ed è perciò necessario escludere altre cause note di mortalità (cardiopatie, malattie Infettive e maltrattamento) per cui affinchè si possa fare diagnosi di SIDS è necessario eseguire una adeguata autopsia ed un’adeguata valutazione della “scena della morte”.
Nonostante ciò sono state ipotizzate alcune cause di SIDS tra cui:
- Un presunto difetto cardiaco,
- Mutazioni genetiche riguardanti i sistemi di controllo della respirazione e del battito cardiaco.
- Un’incompleta maturazione dei centri nervosi deputati al risveglio in quei momenti in cui la respirazione è alterata o addirittura assente.
Accanto a questi però sono stati identificati dei fattori di rischio, che potrebbero favorire i casi di SIDS:
– Fumo di sigaretta (presenza di fumatori in casa o madre fumatrice in gravidanza).
– Mancato allattamento al seno materno.
– Posizione a pancia in giù o di fianco durante il sonno.
– Presenza di oggetti all’interno della culletta (pupazzi, cuscini etc.).
– Impiego eccessivo e non adeguato di abiti e coperte rispetto alle reali necessità del piccolo.
– Temperatura ambientale inadeguata.
– Abuso di sostanze stupefacenti da parte dei genitori.
– Affezioni respiratorie in atto.
Di seguito 10 consigli che possono ridurre e prevenire i casi di SIDS:
- LA POSIZIONE: Fate dormire il vostro piccolo sempre a pancia in su (posizione supina)!
- UTILIZZARE MATERASSI RIGIDI appositamente certificati e adeguati alle dimensioni della culla in modo tale che non possa muoversi. Non utilizzate cuscini, ed evitate i piumoni almeno fino ai 6 mesi.
- ALLATTAMENTO: Si raccomanda l’allattamento al seno.
- OGNUNO NEL SUO LETTO: Nel primo anno di vita, soprattutto nei primi 6 mesi, è importante che i neonati dormano nella camera dei genitori ma non nello stesso letto.
- PELUCHES E OGGETTI VARI: Non mettere all’interno della culla oggetti morbidi (peluche) e/o biancheria da letto che non sia ben assicurata ai bordi.
- CIUCCIOTTO: L’utilizzo del ciucciotto sembra ridurre il rischio di morte in culla. Pertanto offrite il ciucciotto quando lo mettete a dormire in culletta
- FUMO E ALCOOL: Evitate l’esposizione al fumo durante la gravidanza e dopo la nascita, non fare uso di alcool e droghe durante la gravidanza e dopo la nascita.
- FRESCO E’ MEGLIO: Non copritelo troppo durante il sonno. Vestitelo con indumenti leggeri. Tenetelo lontano dalle fonti di calore. La temperatura ambientale ideale è circa 20°C.
- USO DEI DISPOSITIVI: Non sono utili o al contrario sembrano essere controindicati monitor e apparecchi per sorvegliare il sonno del bambino: si sono rivelati di scarsa efficacia e sicurezza.
- IL VACCINO: I lattanti devono essere vaccinati in accordo con le raccomandazioni del Ministero della Salute.

Dott. Luca Lagalla
Medico chirurgo, specializzato in pediatria.